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La Basilica-Santuario di Santa Maria a Impruneta La Basilica-Santuario di Santa Maria è celebre per il culto mariano che ivi si professa, nato dal ritrovamento in loco di una Immagine sacra della Madonna. La Basilica venne consacrata intorno al 1060 per volere del Cardinale Umberto di Silva Candida. L'edificio presenta oggi un aspetto tardo cinquecentesco. La facciata è preceduta da un bel portico, sotto il quale è possibile ammirare un rilievo raffigurante la "Madonna, il Bambino e i Santi Giovanni Battista e Evangelista". Alla sua destra vi è un'imponente torre campanaria merlata, la cui costruzione risale al XIII secolo. L'interno, a un'unica navata, è stato restaurato agli inizi del Novecento in forme rinascimentali. All'ingresso è possibile ammirare due acquasantiere in marmo risalenti al XVI-XVIII secolo e in controfacciata un'organo cinquecentesco. La Basilica di Santa Maria custodisce anche numerose opere d'arte di scuola robbiana e michelozziana e pregevoli dipinti di Jacopo Chimenti (1554-1640), detto "l'Empoli", tra i quali la "Vocazione di San Pietro". Ai quattro altari laterali della navata sono alloggiate numerose pale, tra le quali il "Martirio di San Lorenzo" dipinto da Cosimo Gamberucci (1560-1621) e il "Martirio di San Sebastiano" di Matteo Rosselli (1578-1650). Di notevole interesse sono le edicole poste ai lati del presbiterio, la "Cappella della Croce" e la "Cappella della Madonna", ricche di oggetti preziosi, sculture marmoree e di pregevoli tele. Dall'interno della Basilica è inoltre possibile raggiungere la Sala Silvani che ospita il "Museo del Tesoro di Santa Maria all'Impruneta". Esso è diviso in due sezioni: la Sezione degli Argenti, che raccoglie una collezione di opere di oreficeria e di oggetti in cristallo, e la Sezione dei Codici Miniati, che conserva undici manoscritti databili intorno al XIV-XV secolo.
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