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Il Duomo di Siena La edificazione del Duomo di Siena fu iniziata nei primi anni del XII secolo su un preesistente edificio religioso e venne terminata a metà del secolo successivo con la realizzazione della facciata e della cupola. Alla fine del XII secolo la facciata venne rivestita di opere marmoree da Giovanni Pisano (1248ca-1314). Agli inizi del XIV secolo l'abside venne abbattuta per prolungare l'edificio fino al limite del dirupo. Tuttavia l'ampliamento non venne concluso a causa dell'eccessiva spesa, di difficoltà tecniche e anche di una epidemia di peste che nel 1348 decimò la popolazione. In seguito si decise di completare i lavori del vecchio Duomo, ultimando l'abside e la facciata. La facciata, in marmo bianco con inserimenti di marmo verde e rosso, è abbellita nella parte centrale da un bassorilievo raffigurante Sant'Anna e San Gioacchino. Il campanile romanico, è a fasce con aperture crescenti che vanno dalla monofora in basso alla esafora in alto. L'interno del Duomo è a croce latina a tre navate divise da pilastri a fasce bianche e nere. Il pavimento è diviso in riquadri con rappresentazioni di artisti senesi e toscani, completato tra il XIV e il XV secolo. Nel transetto sinistro si trova il pulpito marmoreo di Nicola Pisano, splendida opera della scultura gotica italiana. La Cupola, progettata dal Bernini nel 1661 con l'altare sormontato della Madonna del Voto e gli angeli in bronzo, poggia su sei pilastri. Agli angoli dell'esagono, sei colonne reggono altrettante statue di santi protettori della città. Nell'abside si trova una delle più antiche vetrate italiane, disegnata nel 1288 da Duccio di Buoninsegna (1255ca-1318ca). Molto suggestivi sono gli specchi del pulpito che illustrano la vita di Cristo. All'estremità della navata sinistra è l'ingresso alla libreria Piccolomini, creazione rinascimentale del Cardinale Francesco Todeschini Piccolomini che volle custodirvi la biblioteca di Papa Pio II.
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