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La Pieve di Santa Maria a Dicomano

La Pieve di Santa Maria è probabilmente l'edificio religioso più antico nella città di Dicomano.

La sua costruzione risale infatti al secolo XI ma a causa dei danneggiamenti subiti nel corso dei secoli, è stata ristrutturata totalmente a più riprese, dapprima nel 1924 dall'architetto Ezio Cerpi (1868-1958) e successivamente nel 1975.

Dal lato sinistro della chiesa si erge un maestoso campanile che, con tutta probabilità, era parte integrale del castello dei Conti Guidi.

All'interno la Pieve di Santa Maria conserva l'aspetto romanico della sua costruzione originaria. Esso è a tre navate sorrette da pilastri, col soffitto coperto da capriate.

In controfacciata è possibile ammirare due pregevoli tele, una settecentesca di scuola fiorentina raffigurante la "Crocifissione" e l'altra dipinta da Giacomo Conti raffigurante una "Madonna con i Santi Giacomo e Romualdo".

Nella navata centrale è alloggiato un elegante pulpito in "pietra serena" risalente al XVII secolo.

Alla parete destra è possibile ammirare una terracotta invetriata, opera di Santi Buglioni (1494-1576), raffigurante l'"Incontro tra Maria e San Giuseppe", una "Madonna col Bambino e Santi" dipinta da Agostino Melissi (1616-1683) e in fondo alla navata una tavola cinquecentesca di Cosimo Gamberucci (1560-1621) raffigurante la "Natività e Adorazione dei Magi".

Presso l'altare maggiore è inoltre possibile ammirare una tela raffigurante l'"Assunzione della Vergine", con ancora la sua cornice originale di Francesco Curradi (1570-1661), un tabernacolo per gli oli santi di scuola robbiana e un trittico raffigurante una "Madonna tra i Santi Antonio Abate e Pietro" dipinto nel XV secolo da Ventura di Moro (1395-1486).