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Capoliveri |
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Foto © Capoliverionline.it Capoliveri (C.A.P. 57031) dista 139,4 chilometri da Livorno, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Capoliveri conta 3.108 abitanti (Capoliveresi) e ha una superficie di 38,95 chilometri quadrati per una densità abitativa di 79,79 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 167 metri sopra il livello del mare. Il municipio è sito in Piazza del Cavatore, tel. 0565 - 967611 fax. 0565 - 968060: l'indirizzo di posta elettronica è comune@capoliveri.net. Cenni anagrafici: Il comune di Capoliveri ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 2.435 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 3.108 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 27,64%. Gli abitanti sono distribuiti in 1.443 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,15 componenti.
Foto © Capoliverionline.it Cenni geografici: Il territorio del comune risulta compreso tra i 123 e i 413 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 290 metri. Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 89 attività industriali con 202 addetti pari al 13,77% della forza lavoro occupata, 138 attivitą di servizio con 277 addetti pari al 18,88% della forza lavoro occupata, altre 268 attivitą di servizio con 829 addetti pari al 56,51% della forza lavoro occupata e 13 attivitą amministrative con 159 addetti pari al 10,84% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 1.467 individui, pari al 47,20% del numero complessivo di abitanti del comune. Capoliveri sorge nella zona mineraria dell'isola d'Elba compresa tra i monti Calamita e Ginevro, nella parte più meridionale dell'isola. L'economia di Capoliveri si basa principalmente sul turismo culturale e balneare grazie anche alla presenza di ben attrezzate strutture ricettive.
Foto © Capoliverionline.it I primi insediamenti nella territorio di Capoliveri risalgono all'epoca degli Etruschi, i quali vi si insediarono per la strategica posizione geografica, dalla quale era possibile controllare il mare di meridione e quello di ponente. In epoca romana la località era conosciuta con il nome di "Caput Liberum" e era rinomata per la produzione di vini pregiati. Il nome della località deriva probabilmente dal nome composto latino di "Caput" con il significato di "vetta o capitale" e "Liber" nel senso di "libero da imposte". Al tempo della dominazione pisana sull'isola d'Elba, zona economicamente importante per le miniere di ferro e di granito, Capoliveri fu eletta a sede di Capitania. I Pisani dominarono il territorio fino agli inizi del XV secolo quando Capoliveri prima venne venduta alla famiglia Visconti di Milano e successivamente divenne dominio di Gherardo Appiani, signore di Piombino, passando sotto l'influenza diretta della Spagna. Nella prima metà del XVI secolo Capoliveri venne saccheggiata e rasa al suolo da pirati turco-barbareschi. Seguì un periodo di ricostruzione e fortificazione della cittadina che si accompagnò a una lieve ripresa economica. Agli inizi del XVIII secolo il territorio di Capoliveri fu teatro dello scontro tra l'esercito imperiale e quello spagnolo. Alla fine del XVIII secolo Capoliveri venne invasa dai francesi al seguito di Napoleone Bonaparte che operarono una durissima repressione contro gli oppositori al loro dominio.
Foto © Capoliverionline.it Durante la dominazione napoleonica Capoliveri conobbe un notevole impulso economico grazie al rilancio dell'agricoltura e della produzione vitivinicola. Fu avviata anche la ricostruzione delle strade distrutte, venne riqualificato l'impianto urbano e venne ripresa l'attività mineraria. In seguito alla caduta dell'Impero Napoleonico l'intera isola passò ai duchi di Lorena che ne rilanciarono l'economia. La produzione mineraria ebbe un notevole incremento giungendo a vendere i minerali, a metà del XIX secolo, anche a nazioni straniere quali la Francia, l'Inghilterra e gli Stati Uniti d'America. Nel 1861 Capoliveri venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Tra i monumenti di maggiore rilievo a Capoliveri citiamo qui il Santuario della Madonna delle Grazie, i resti della Chiesa di San Michele, la Chiesa della Madonna della Neve, il Forte Focardo e il Museo dei Minerali Elbani. Tra le innumerevoli manifestazioni che si svolgono periodicamente a Capoliveri segnaliamo la tradizionale "Festa dell'Uva" che si tiene ogni anno nei primi del mese di ottobre e prevede una gara rionale di decorazioni che rievocano le antiche tradizioni contadine.
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