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Zeri |
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Zeri (C.A.P. 54029) dista 69,4 chilometri da Massa-Carrara, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Zeri conta 1.382 abitanti (Zeraschi) e ha una superficie di 73,51 chilometri quadrati per una densità abitativa di 18,80 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 708 metri sopra il livello del mare. Il municipio è sito in Frazione Patigno 1, tel. 0187 - 447127 fax. 0187 - 447484: l'indirizzo di posta elettronica è zeri@comune.zeri.ms.it. Cenni anagrafici: Il comune di Zeri ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 1.563 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 1.382 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al -11,58%. Gli abitanti sono distribuiti in 677 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,04 componenti. Cenni geografici: Il territorio del comune risulta compreso tra i 275 e i 1.584 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 1.309 metri. Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 28 attività industriali con 55 addetti pari al 29,26% della forza lavoro occupata, 29 attività di servizio con 41 addetti pari al 21,81% della forza lavoro occupata, altre 29 attività di servizio con 67 addetti pari al 35,64% della forza lavoro occupata e 13 attività amministrative con 25 addetti pari al 13,30% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 188 individui, pari al 13,60% del numero complessivo di abitanti del comune. Zeri sorge lungo un'ampia vallata al confine della Toscana con la Liguria e con l'Emilia Romagna, denominata Lunigiana. L'economia di Zeri si base principalmente sull'allevamento ovino e bovino che si pratica nelle verdi valli della zona e dal quale proviene anche l'abbondante produzione del latte, sull'agricoltura e sulla produzione artigianale di olio e vino. Uno dei prodotti tipici della zona è l'agnello, dalla carne tenera e profumata. Pregiata è poi la produzione di funghi, mirtilli e lamponi. Il nome di Zeri deriva dal termine latino "cerri" con il significato di piante simili alle querce e apparve per la prima volta in documento del 972. La comunità di Zeri è considerata erede delle popolazioni liguri provenienti dalle Alpi Apuane ma la documentazione sulle sue antiche origini è assai lacunosa. La cittadina di Zeri fu dominata dalla vicina località di Mulazzo fino agli inizi del secolo XI quando divenne proprietà feudale dei Malaspina, signori di Massa, i quali rimasero signori di tutta la Lunigiana per più di un secolo. Nel 1164 Zeri venne sottoposta alla giurisdizione della località di Pontremoli da Federico II di Germania. Nei secoli successivi Zeri condivise le vicende storiche e politiche di Pontremoli. La convivenza tra le comunità fu difficile e vide spesso l'alternarsi di periodi di pace a periodi di rivolte interne e di conflitti anche con le vicine località per la divisione dei territori adibiti al pascolo e dei boschi. Dal XII al XIV secolo Pontremoli fu capoluogo della provincia comprendente Zeri e altre località della Lunigiana ma, indebolito dalle lotte intestine delle comunità che intendevano ribellarsi alla sua dominazione e dalle continue agressioni delle località vicine, perse la propria autonomia e fu sottoposto a diverse signorie italiane e straniere fino a giungere all'Unità del Regno d'Italia avvenuta nel 1861, quando venne trasformata, insieme alle località che vi facevano parte tra le quali Zeri, prima in Circondario e poi in Sottoprefettura. Tra i monumenti di maggiore interesse a Zeri segnaliamo qui la Chiesa della Natività di Maria, il Santuario della Madonna di Lourdes e il villaggio alpeste di Formentara.
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